Area Dietologica
D.ssa Ludovica Corazzin, Dietista
La prescrizione di una dieta dovrebbe essere sempre preceduta dalla misurazione del metabolismo basale – ovvero il dispendio energetico dell’organismo a riposo - per capire se questo funzioni correttamente e per stabilire il numero di calorie che dovrebbero essere fornite dalla dieta.
Le diete con apporto calorico inferiore al metabolismo infatti sono restrittive e possono indurre danni a livello psicologico (nervosismo, irritabilità, disturbi dell’umore), biologico (abbassamento del metabolismo basale, perdita della massa muscolare) e comportamentale (perdita di controllo con conseguente abbuffata, fallimento e sensi di colpa). Non assumere il giusto apporto calorico, oltretutto, può indurre l’organismo a mettere in atto dei meccanismi che, dopo il periodo di restrizione, possono portare al recupero di una quantità di chili superiori a quelli persi. In questo modo la dieta dimagrante restrittiva diventa paradossalmente ingrassante.
Una dieta elaborata in rapporto al metabolismo basale misurato, associata a un percorso di educazione alimentare, motoria e comportamentale, può invece aiutare a perdere i chili in eccesso e, soprattutto, a mantenere il benessere fisico nel tempo.
Per questi motivi, nella nostra struttura, effettuiamo di routine la calorimetria indiretta, un esame indispensabile per lo studio del metabolismo basale, per arrivare ad una prescrizione dietetica mirata ai fabbisogni energetici individuali.
Se necessario inoltre, vengono programmati ulteriori approfondimenti, come test genetici o armband, per un piano di terapia altamente personalizzato.
In trentt'annii, con questo metodo, sono stati seguiti15000 pazienti con risultati positivi in una percentuale elevata dei casi.
Calorimetria indiretta per il metabolsimo basale
Bioimpedenza per la composizione corporea
Viscan per la misura del grasso viscerale